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Perché la stampa 3D è esplosa negli ultimi 20 anni

Tempo di lettura: 3 minuti

Quando pensiamo alle potenzialità della stampa 3D l’unico limite è la fantasia: in campo medico, aerospaziale, automotive etc… gli usi della stampa additiva sono molteplici. Solo qualche anno fa questa tecnologia era concepita come un “lusso per pochi”. Ormai assistiamo ad un costante aumento di interesse e richieste. Merito anche dei prezzi delle stampanti 3D che, se escludiamo modelli super professionali, sono diventati decisamente più accessibili. Inoltre le alternative all’acquisto, come il noleggio di stampanti tridimensionali, ha spinto ulteriormente questi dispositivi su larga scala. Ciò ha portato ad un avvicinamento alla stampa 3D da parte di neofiti e semplici appassionati.

Quando è nata la stampa 3D?

Proprio perché lo sviluppo su larga scala è relativamente recente, siamo portati a pensare alla stampa 3D come ad una tecnologia nuova. In realtà la prima domanda di brevetto per la stampa additiva risale al 1980. A presentarla fu il giapponese (avevate dubbi?) Dottor Kodama. Tuttavia la specifica completa non venne depositata entro la scadenza. Il dottor Kodama perse una grande occasione. Quattro anni dopo Charles Hull brevetta un sistema a cui dà il nome di “stereolitografia”. Due anni dopo, insieme a R. Fried, fonda la 3D Systems, la prima azienda a lanciarsi da pioniera in questo settore. Solo dopo un anno dalla sua fondazione, la 3D Systems ha avviato il B test con alcune aziende interessate alla sperimentazione della tecnologia. La nascita della stampa 3D, quindi, risale a ben 36 anni fa.

L’evoluzione della stampa 3D: i successivi brevetti

Bisognerà invece aspettare un bel po’ per i successivi brevetti. Era “già” il 1994 quando la tedesca EOS mise in commercio un sistema laser di sinterizzazione delle polveri. Nello stesso anno è stata messa in vendita la prima stampante 3D dal costo inferiore a 100 mila dollari. Le prime stampanti 3D per uffici si diffondono nel 1996. E solo nel 2001 sono stati introdotti i sistemi Titan in grado di produrre componenti in ABS, PC-ABS. Nello stesso anno viene brevettata la tecnologia per la stampa 3D in metallo.

I prezzi delle stampanti 3D: quando sono scesi

I primi brevetti per la stampa 3D hanno iniziato a scadere a partire dal 2011. Questo ha portato alla disponibilità sul mercato di stampanti 3D economiche, anche sotto i mille euro.

Se volessimo scegliere un anno di esplosione della stampa 3D sarebbe probabilmente il 2013. Sette anni fa, in pratica, non stupiva più che qualcuno usasse modelli entry level per la stampa additiva in ambiente domestico. Questa tecnologia non era più ad esclusivo appannaggio delle grandi aziende che usavano stampanti 3d professionali e di ultima generazione.

La tua azienda ha una stampante 3D?

Ritorniamo per un attimo a quelle potenzialità a cui abbiamo fatto riferimento ad inizio articolo. Nonostante gli enormi sviluppi degli ultimi anni, si tratta sempre e comunque di una tecnologia relativamente giovane. Ecco perché potrebbe risultare ancora difficile, soprattutto per realtà medio piccole, pensare ad investimenti in questo settore. Il noleggio stampanti 3D contribuisce a rendere accessibile questo potenziale tech anche per chi non dispone di grosse liquidità o del know how approfondito. Hai paura di scegliere un modello non adatto alle tue esigenze di stampa? Con il noleggio hai modo di “testarlo”.

Il nostro servizio non si limita al noleggio. Chiunque, infatti, con un po’ di liquidità, potrebbe comprare macchinari per poi affittarli. Noi offriamo risultati, grazie alla professionalità ed esperienza maturata negli anni in questo settore. Siamo un punto di riferimento per il noleggio stampanti 3D a Milano e provincia. La passione per questo lavoro ci spinge a rinnovarci sempre, partendo dalla stampa tradizionale fino ad arrivare alla stampa 3D e, nuovo obiettivo centrato, alla stampa verticale.

Ecco i vantaggi per chi ci sceglie:

  • Consulenza e studio congiunto delle tue esigenze;
  • Noleggio professionale con contratto trasparente;
  • Assenza di costi fissi grazie a formule di noleggio flessibili.

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