Esistono tantissime versioni ed emissioni monetarie con il volto di personalità famose, una su tutte è sicuramente Dante Alighieri, il Sommo Poeta, uno dei padri fondatori della letteratura italiana in italiano volgare ma anche considerato naturalmente come una delle figure maggiormente influenti del contesto della formazione dell’italiano come idioma in senso stretto.
La 500 lire ha avuto numerose versioni, e suscita ancora oggi molto interesse l’esemplare con il volto di profilo proprio di Dante, che è naturalmente riconoscibile dalla sua forma tipica del volto, ma anche da altri dettagli riconoscibilissimi. Non si tratta naturalmente dell’unica emissione con il volto del Sommo Poeta ma è sicuramente una delle più famose in senso assoluto.
Affronteremo nelle seguenti righe le 500 lire con il volto di Dante ma anche tanti altri esemplari che presentano proprio il drammaturgo fiorentino, naturalmente iconico per la scritta della Divina Commedia tra le altre. L’importanza assoluta avuta da Dante infatti è riconoscibile anche su tante altre monete anche molto più diffuse.
Personalità famose sulla 500 lire
La 500 lire nel corso del 20° secolo è stata una delle monete italiane sicuramente più impattanti ed influenti in senso generale del termine, con vari cambi di formato ma anche metalli e raffigurazioni. Tra le più famose sicuramente vanno menzionate quelle in argento, come l’emissione con le Caravelle di Cristoforo Colombo.
Successive ma non meno importanti, anzi ancora più longeve, quelle bimetalliche, una vera e propria novità per il contesto europeo in quanto hanno costituito vari ambiti “pioneristici” essendo stata questa emissione (concepita dal 1982) una delle più interessanti sia perchè una delle primissime costituite in due metalli diversi ma anche la prima moneta italiana con valore espresso anche in alfabeto braille.
Quella con Dante fa parte di una specifica emissione concepita in numeri molto più limitati di quelle menzionate poco sopra, eppure ancora oggi c’è molta confusione in merito a questa particolare versione, naturalmente simile per certi versi a quella con le caravelle, essendo costituita in lega d’argento. Scopriremo sia come è fatta ma anche quanto vale.
Identikit della 500 lire con Dante
La moneta con le Caravelle, naturalmente da 500 lire è stata emessa dalla seconda metà degli anni 50 fino alla metà degli anni 60, poi successivamente le emissioni di questo tipo sono state concepite unicamente in esemplari per collezionisti, in appositi confanetti. Proprio verso la fine del Boom Economico è stata concepita la versione con Dante.
Il 1965 non è stato un anno scelto a caso ma come altre emissioni di tipo commemorativo è stato selezionato in quanto corrispondente al 700° anniversario della nascita del Sommo Poeta fiorentino. Il dritto è contraddistinto dal volto di profilo, verso il lato sinistro, con le firme in piccolo dei due autori, Verginelli e Monassi.
L’altro lato è contraddistinto da un’immagine che arriva direttamente dalla Divina Commedia ossia, il Paradiso (dalle stelle), il Purgatorio, dalle nubi e l’Inferno, secondo il dramma creato proprio da Dante. Sul medesimo lato è presente il valore espresso in numeri da 500 lire, la lega è molto simile a quella utilizzata per la variante con le Caravelle.

Quanto vale?
Il valore è forse il dato più interessante, anche se questa moneta, pur dovendo smorzare gli entusiasmi, difficilmente vale molto, infatti nonostante il valore commemorativo, la tradizionale 500 lire con il volto di Dante di profilo non vale generalmente più di 15 euro, anche se in eccellente stato di conservazione.
Questo perchè sono state svariate migliaia i pezzi coniati, ed in maniera simile alla “Caravelle”, anche questa non vale tantissimo, anche se su internet diversi evidenziano esemplari che apparentemente sono leggermente diversi, in realtà errori di conio “certificati” degni di attenzione non ne esistono e no ne sono stati scoperti.
Però esiste una ridottissima quantità di esemplari di Prova di fatto non ufficialmente emessi, ma creati esclusivamente per lo staff della zecca di stato, proprio durante il periodo di coniatura: queste monete che sono identiche a quelle poi realizzate in grandi numeri, sono riconoscibili dalla scritta “PROVA” su un lato e possono valere diverse migliaia di euro, fino a 5000 euro.
Altre monete con Dante
L’influenza di Dante è proseguita e tutt’ora è presente anche sulle monete dell’euro: è infatti molto simile un ritratto presente sulle monete “ordinare” italiane da 2 euro, ma anche su tante di tipo commemorativo, emesse in occasione di anniversari di nascita o scomparsa proprio del drammaturgo e scrittore fiorentino, sia coniate per l’Italia che da altre nazioni, come San Marino.
Il valore collezionistico di questi esemplari che possono avere come raffiugurazione il volto ma anche il busto di Dante Alighieri. Queste valgono non cifre altissime ma comunque di più rispetto al valore facciale della moneta, a patto di possedere un esemplare di ogniuna in ottimo stato, mediamente si parla di alcune decine di euro fino a 70-80 euro.